L'amore e la violenza. Una storia dei Baustelle by Federico Guglielmi

autore:Federico Guglielmi [Guglielmi, Federico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Music, Discography & Buyer's Guides, Biography & Autobiography, Composers & Musicians
ISBN: 9788809865181
Google: j5I9DwAAQBAJ
editore: Giunti
pubblicato: 2017-11-21T23:00:00+00:00

GIULIA NON ESCE LA SERA

Considerato il loro amore per la Settima Arte e i mille agganci cinematografici della loro proposta in termini di suggestioni, ispirazioni e citazioni, sembra bizzarro che per cimentarsi in una colonna sonora i Baustelle abbiano dovuto attendere il 2009. Eppure è andata così, e forse i ragazzi non avrebbero mai realizzato il loro piccolo sogno nel cassetto se Giuseppe Piccioni non li avesse coinvolti in una delle sue opere più amate, Giulia non esce la sera, con sceneggiatura scritta da lui insieme a Federica Pontremoli. Oltretutto, non contando le versioni strumentali di Radioattività e Il futuro utilizzate in I corpi estranei di Mirko Locatelli, quello al film del regista marchigiano è rimasto l’unico lavoro della band per il grande schermo; strano, se non stranissimo, alla luce dei notevoli consensi critici raccolti.

Composta in massima parte da Francesco Bianconi con il contributo di Rachele Bastreghi (il tema Aria, bolle, aria scelto per il trailer), GIULIA NON ESCE LA SERA è un disco atipico ma non secondario nella produzione dei Baustelle. Insieme a due recuperi da AMEN, ovvero L’aeroplano e La vita va (in versione strumentale), a livello di canzoni contiene solo l’altrove inedita Piangi Roma, che scorre sui titoli di coda. Interpretata da Francesco e dalla protagonista Valeria Golino, con Rachele ai cori, è un brano dolcemente incisivo, dalle orchestrazioni aggraziate, che vive di alternanze fra momenti eterei ed esplosioni di mai stucchevole solennità. Nel testo affiorano riferimenti alla Città Eterna e sporadiche citazioni, dal Campari a Battisti e Mina, coerenti con le atmosfere malinconiche evocate dagli intrecci musicali. Piangi Roma avrebbe avuto insomma tutto ciò che serviva per diventare un hit di quelli che lasciano il segno e assurgono poi al rango di classici, ma purtroppo è stata affossata da una scriteriata politica (non) promozionale.

L’attenzione solo relativa concessa all’episodio guida, che ha comunque conquistato un posto speciale nel cuore dei fan (soprattutto quelli capitolini, va da sé), ha per forza di cose lasciato in ombra il ricco programma non cantato, dal peso specifico non trascurabile. Al di là della bella idea di riprendere in altre forme il tema principale, Giulia non esce la sera offre microsinfonie filocameristiche liquide e avvolgenti, arrangiate con gusto da Bianconi assieme al produttore Carlo U. Rossi, che non sembrano voler seguire una linea stilistica rigorosa; si va da Morricone a Bacalov a Piovani, con venature di minimalismo elettronico, qualche lontano profumo di Francia e vaghe intuizioni che troveranno più compiuto e maestoso sviluppo in FANTASMA. Che l’approccio dei Baustelle nei confronti della musica per il cinema sia aperto a più influenze è evidenziato con ancor maggiore chiarezza dalle nove outtakes presenti nel CD. Se la band, con Francesco in prima linea, decidesse di coltivarlo in modo non episodico ma come secondo filone espressivo, i risultati sarebbero di sicuro interessanti. E alla lunga, chissà, persino sorprendenti.

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